martedì 31 maggio 2011

Proverbi e modi di dire

Siccome ce gustava ficcà mpo de proverbi e modi de dì, allora eccheli qua. So mmischiati perché me tira cuscì.


Mejo de pesce che d'ojo sando / Mejo puzzà de pesce che d'ojo sando.
Meglio puzzare di pesce che d'olio santo.
Più diffuso come "Mejo puzzà de vì che d'ojo santo".
La versione col pesce, tipica delle città costiere, sta a significare "meglio vivere vendendo pesce che per miracolo divino".
Può essere visto anche come una battuta anticlericale.
L'ha minduata anche qua.

Je manca (sembre) tre pezzi pe un mattò 
Gli mancano (sempre) tre pezzi per un mattone.
Non gli sta mai bene niente/gli manca sempre qualcosa/non sa quello che vole.

Quanno lo porco è satollo, scaporda la trocca! 
Quando il maiale è sazio, capovolge la mangiatoia.
Quando la gente ha tutto/non ha niente da fare, comincia a rompere le scatole.

Pe' fa discorre a te.
Per far parlare te, per darti da parlare.
Quando qualcuno ti chiede perché e tu non sai perché (o per azzittire la catena dei perché dei bambini piccoli).

Donghe no!
Certamente, anzicheno!

C'ha vend'anni comme lo porco.
Ha vent'anni come il maiale.
È maggiorenne e vaccinato (ed è capacissimo di fare X cosa). Mi sfugge perché il porco dovrebbe avere vent'anni, non credo che di solito il maiale domestico arrivi a quell'età intero...


Chi scallò campò, ma chi magnò murì! 
Chi ha lavorato per il benessere è vissuto e chi ha mangiato (anche figurativamente) è morto.
I politici, i regnanti e i clerici di solito si trovano nella seconda categoria. Spera, spera...


Llei un porco lo llei grasso, llei un fijo, lo llei matto. 
Allevi un maiale solo, viene su grasso; allevi un figlio solo, viene su matto
Il figlio unico di solito è più viziato di quelli che hanno fratelli perché è abituato ad avere tutto quello che vuole.


Vai a durmì co lo ca', te arzi co le purgi. 
Se dormi col cane ti alzi con le pulci.

Il significato specifico sarebbe " se vai a letto con un uomo, potresti rimanere incinta". Ovviamente, questo in tempi in cui i preservativi non esistevano.
Anche: si paga il prezzo delle proprie frequentazioni.

Mejo faccia roscia che trippa moscia.
Meglio vergognarsi a chiedere che non mangiare. 
I marchigiani sanno essere molto, molto pragmatici. Occhio, non significa "meglio fare cose moralmente discutibili che non mangiare".

Preti, frati, moneche e passeri, donche li ttroi 'mmazzeli!
Preti, frati, monache e passeri, dovunque li trovi ammazzali.
Questo proverbio ha diverse varianti. Ho trovato persino Preti, toscani e passeri, dove li trove ammazzali. Così lo diceva mia nonna, che aveva decise tendenze anticlericali (certo non avrebbe mai davvero preso delle misure così drastiche). Comunque, ho motivo di credere che di solito il proverbio includa sempre preti e passeri (anche per una questione di suono).

Le cerque non fa le melarange
Le querce non fanno le melarance.
La mela non cade lontano dall'albero, etc etc.

Sant'Andò, un passo de vò.
Si riferisce all'allungarsi delle giornate per sant'Antonio.

Si tutta testa, da lo collo in zu. / Quesso adè tutta testa, da lo collo in zu.
Sei tutto testa, dal collo in su.
"Sei un cervellone... ma anche no." Spec. quando qualcuno fa un complimento immeritato ad una persona e si cerca di evitare che si monti la testa.

Si immagina un botta e risposta:
a: (stupito) Si tutta testa!
b: (modesto o sarcastico) Da lo collo in su.
c: Un peccato le recchie.

Porti la capoccia pe spartì le 'recchie
Hai la testa solo per dividere le orecchie.
Sei stupido.


A te daco...
  • 'no scappellotto
  • 'no mmoccatò
  • 'na marafonata
  • 'na saraca
  • 'n frontino
  • 'na sberla
  • 'na zzaccarellata
Minaccia di botte.
Si spiegano da soli. Ad eventuali lettori abruzzesi, il frontino in marchigiano è una sberla in fronte, non il cerchietto!

Adè la morte sua
È molto buono (di cibo)
 Dal detto: mors tua vita mea.

O bbocca lo chiodo o spacco la tavoletta
O la va o la spacca.
Si veda qui per grafia alternativa

Lo vì fa tre mosse: jò la panza, su la testa, tra le cosse
Il vino va in tre posti: nella pancia, sulla testa e tra le cosce.
Vagamente volgare, temo.
Magnasarache! e di conseguenza magnà le sarache
Impiccione e impicciarsi degli affari altrui. (mi si è segnalato nei commenti)

Gni noccia / Gne noccia
Non gli nuoccia
Si usa per esprimere stupore riguardo qualcosa (come sinonimo di "me cojoni") o dopo un complimento (perché a quanto pare un complimento potrebbe nuocere, magari attirare delle gelosie?) (segnalato nei commenti, grazie!)

La donna de poco onore, cunzuma lo lume e sparagna lo sole
La donna di poco onore consuma la lampada e risparmia il sole
Non credo ci sia molto da spiegare qui.


'Na recchia sorda cendo lengue secca.
Un orecchio sordo (che non raccoglie) cento lingue secca (fa tacere).
Chi non porge orecchio alle maldicenze o agli insulti le ferma anche. Notare il verbo seccà che viene spesso usato nelle minacce delle massaie (vd sotto) per indicare il tagliare e talvolta anche il rompere (ha seccato lo vaso).

Te secco (o te seccio) le mà/le deta!
Ti taglio le mani/le dita
La minaccia preferita dalle massaie verso bambini troppo curiosi o golosi. Personalmente mi è stato rivolto infinite volte.

L'oro di Vologna se fa niro pe la vergogna
L'oro di Bologna si annerisce per la vergogna
Per chi come me non lo sapesse, l'oro di Bologna è l'oro falso. 

Mejo puzzà da vivi che da morti
Meglio puzzare da vivi che da morti
Si spiega da sola, credo.


Non pijà gambó (Int)
Non prenderti eccessiva confidenza
Mai sentita ma abbiamo l'internet come fonte.


Cassa da morto, vestito che nun fa 'na piega
La cassa da morto è l'unico vestito che non fa pieghe
Tetro.


È fadíga a fadigà
Lavorare è faticoso 
Fa un gioco di parole su fadìga (lavoro; troà fadiga = trovare lavoro) e fadigà (lavorare; devo jì a fadigà = devo andare al lavoro). Cfr con Me sa fadiga e È fadiga

Chi magna da solo se strozza 
Chi mangia da solo si strozza 
Si dice a chi non ama dividere con gli altri ciò che possiede
A discorre non è fadiga (var Int: A discóre n'è fadíga)
A parlare non si fa fatica
È facile parlare, non comporta alcuna fatica.


Galìna che nun becca, ha gghià beccato
Gallina che non becca ha già beccato
Chi rifiuta un buon piatto evidentemente ha già mangiato altrove

Mejo che la panza crepa che lo ve se spreca
Meglio che la pancia sia così piena che scoppi piuttosto che il bere si sprechi
Per coloro a cui piace molto bere.

Pozzi fa bubbù
Che tu possa esplodere
"Vai a quel paese"

fonte, ma anche constata personalmente
Pozza pijatte un gorbo (var Int: 'ngorbu)
Possa prenderti un accidente
Varianti: Che te pija n'gorbu!" ("Te pijesse 'n gorbu!") o "'n gorbu che te spacca! Nota: queste ultime due varianti non sono sempre insulti.
fonte, ma anche constata personalmente
   

9 commenti:

  1. mancherebbe lo splendido: "magnà la saraca" (=impicciarsi degli affari altrui) ed anche il "gne noccia" (=spero non ti faccia male) =) bellissimo il blog complimenti!!

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  2. Anche "Che te pija n'gorbu!" ("Te pijesse 'n gorbu!") o "'n gorbu che te spacca!" :D Blog assolutamente fantastico, complimenti! :D

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    1. mannaggia, ho perso questo commento! Ciò mi ricorda tra le altre cose Macerata Posse dei Vincisgrassi! Devo assolutamente postarla XD

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  3. Buongiorno!

    Ho fatto il mio erasmus a Macerata e mi ricordo che nell'ultimo test orale il professore mi ha detto un proverbio maceratesi... Sarebbe qualcosa come <>.
    Purtroppo non ho mai potuto trovare lo originale... Forse mi potresti aiutare... ;-)
    Grazie mille,
    Raul
    raulbelucio@gmail.com

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. **sarebbe qualcosa come "stai attento a non vivere di rendita"

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  4. Mancherebbe questo: lu ciutt jett a sbatt contr lu mur, e lu mur dicett "ncula se sci dur!"

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  5. Detto Fermano: Ogni volta che parla rompe un brocco
    Significato: ogni volta che parla crea un guaio, crea dissapori tra le persone

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  6. Gente trista mjntuata e vista
    Con le persone cattive non bisogna parlare.

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